Onore

Tramandare le tradizioni culturali

Proteggere e tramandare le tradizioni popolari è la nostra missione

L'Accademia dei Cavalieri di Onore e Umiltà rappresenta un'autentica istituzione dedicata alle arti popolari e alla cultura dell'onore, dell'umiltà e della difesa personale. Fondata con l'obiettivo di preservare e promuovere le tradizioni popolari, l'Accademia è un luogo dove l'antica saggezza e la moderna formazione si incontrano, creando una sinergia unica.

L'Accademia è il risultato dell'impegno instancabile del suo fondatore, il Maestro Giuseppe Vuovolo, un custode e un appassionato ricercatore delle radici storiche delle tecniche di combattimento. La sua visione è quella di trasmettere le conoscenze acquisite attraverso generazioni, mantenendo vivo il patrimonio culturale tradizionale e adattandolo al contesto contemporaneo.

Qui, gli allievi non solo imparano le tecniche di autodifesa, ma abbracciano anche i valori fondamentali dell'onore, dell'umiltà e del rispetto reciproco. L'Accademia è un luogo di formazione integrale, dove si sviluppa non solo la forza fisica, ma anche il carattere, la disciplina e la consapevolezza di sé, creando così una straordinaria esperienza di apprendimento per forgiare individui migliori e cittadini responsabili.

Sede Internazionale - Manfredonia, Italia

www.accademia-cavalieri-onore-umilta.com

info@wk-group.info

Etica

Il logo storico - 2007

Questo è il primo logo, realizzato su commissione del fondatore nel momento della creazione dell’Accademia, nel 2007.

Restyling - 2023

Nel 2023, il Caposcuola Vuovolo, incarica un’agenzia di realizzare un restyling del logo, per affrontare le sfide future. Questa versione del logo si presta all’utilizzo dello stesso sull’abbigliamento e sulle attrezzature utilizzate dai membri dell’Accademia.

Questa versione non sostituisce la precedente ma viene utilizzata per rappresentare l’Accademia attraverso un estetica moderna e fruibile in questi tempi.

M° Giuseppe Vuovolo

Caposcuola

Fondatore

L'amore del Maestro Giuseppe Vuovolo per le arti marziali nacque spontaneamente, ma si affermò con forza quando aveva appena quattordici anni, negli anni '60.

A Manfredonia, la sua città natale, non c'erano palestre in quegli anni, quindi le arti marziali rimanevano un mondo troppo lontano e sconosciuto per la realtà di una piccola città.

Un giorno, per caso, il Maestro Vuovolo apprese che sia il fratello del nonno paterno che suo padre Antonio Vuovolo, erano abili nell'arte della scherma col coltello e il bastone. Non solo, ma scoprì che la piccola città di Siponto, Manfredonia, ospitava diverse scuole clandestine dove era possibile imparare la scherma col coltello e il bastone, pratiche proibite dal sistema legale dell'epoca.

Armatosi di questa conoscenza e consapevole della regola che vietava a un padre di insegnare l'arte popolare al proprio figlio, cercò in tutti i modi di convincere il suo a portarlo da alcuni maestri di arti popolari. Di fronte a questa richiesta, suo padre non potette rifiutare.

Così fu che, con il fratello del nonno paterno, Michele Vuovolo, compì i suoi primi passi nell'arte delle tecniche col coltello, nonché nell'arte del rasoio e della falce a mezzaluna. Per la scherma col bastone, il suo primo Maestro fu Matteo Berardinetti.

Sebbene non si trattasse di arti orientali, l'arte popolare della scherma col coltello e del bastone lo eccitava, poiché erano arti di combattimento e difesa conosciute solo da pochi a causa della loro segretezza. Dopo aver imparato le basi, sentì il bisogno di confrontarsi con altre scuole in città.

Manfredonia era divisa in tre principali aree: est, centro e ovest. Tra le figure di spicco nel centro c'erano Racioppa, Cirilli, Tarantini, Castrignano... Vicino alla stazione ferroviaria, c'erano le scuole di Trimigno, Bisceglia, Borgia, Riccardi...

Si diceva anche che ci fosse una quarta area, Monticchio, gestita dal padre e dai fratelli Fatone, meglio conosciuti come "San Pietro".

• Per quanto riguarda lo stile locale della scherma, il vero punto di svolta del Maestro Vuovolo avvenne dopo l'incontro con Costanzo Ognissanti. Fu in grado di guidarlo attraverso un percorso completo, che iniziava con un allenamento fisico intensivo, per poi passare alle tecniche di base. Questo gli permise di apprendere varie forme della scuola Siponto locale, come lo stile libero, quello a mezza chiusa, quello chiuso, lo stile del taglio, lo specchio e il gioco stretto.
  

• Per quanto riguarda la scherma col bastone, dopo il Maestro Berardinetti, al quale doveva un'immenso ringraziamento, ebbe l'opportunità di incontrare il Maestro Borgia Vincenzo, specializzato in uno stile di scherma col bastone più combattivo e incisivo rispetto ad altri.
• Grazie al Maestro Borgia, ebbe anche la possibilità di perfezionare le tecniche che coinvolgevano la falce.

Avendo acquisito tutte queste tecniche, ebbe l'intuizione di unire gli insegnamenti e iniziò a cercare confronti con altri praticanti. Così, cominciò a presentarsi a vari maestri di altre scuole che, grazie all'amicizia con suo padre e alla sua umiltà, lo accolsero sempre con grande stima e dedizione, consentendogli di migliorare la sua competenza tecnica.

Da adulto, ebbe l'onore di incontrare il Maestro Giuseppe Conoscitore, che gli insegnò lo stile del coltello tarantino. Questo stile comprende un gran numero di tecniche, tra cui figure, posizioni "d'attacco" e di difesa, e tecniche con due coltelli.

Durante questo periodo, imparò anche ulteriori tecniche da un allievo di suo padre, Michele Vitale, oltre a quelle insegnategli da Francesco Guerra.

Vincenzo Borgia

Maestro

24.04.1930

Francesco Bisceglia

Maestro

31.08.1923 - 13.03.1991

Matteo Berardimetti

Maestro

18.02.1889 - 18.11.1978

Michele Vuovolo

Maestro e Padre

10.02.1905 - 14.06.1993

Costanzo Ognissanti

Maestro

01.01.1925 - 20.07.1995

Trasmissione

La più grande soddisfazione, che riempie di orgoglio il Maestro Giuseppe Vuovolo, non è la fama, nè il successo o l’aspetto economico ma il fatto di essere riuscito a far conoscere l'arte popolare della scherma col bastone e del coltello di Siponto in tutta Italia e in Europa.

Il Maestro è richiesto internazionalmente per dare classi private, corsi, seminari intensivi e per partecipare come ospite a eventi tematici.

Diverse pubblicazioni internazionali nel campo delle arti marziali, come Budo International, e riviste italiane qualificate dedite al settore dei coltelli artistici, sportivi e da collezione, nazionali e internazionali, come Lame d'autore, hanno pubblicato numerosi articoli accompagnati da DVD dimostrativi di alcune tecniche.

Nel 2022, ha pubblicato un saggio storico che, basato su dialoghi, traduce la memoria secolare dell'arte popolare della scherma col bastone e del coltello di Siponto. Oggi, questa disciplina è riconosciuta come sport competitivo da ASI CONI.

Nel corso del tempo, ha ricevuto numerose e significative riconoscenze nelle arti marziali popolari e giapponesi.

Competenza

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